Scuola del futuro
Crediti
Progetto: AM3 Architetti Associati + Arch. Filippo Lupo
Sostenibilità: SUM’s Architects
Processo partecipativo: Arch. Roberto Corbia
Strutture e impianti: TMS Engineering srl
Impresa appaltante: Arcieri Costruzioni s.a.s + D.V.P. montaggi s.r.l.
RUP: Ing. Vincenzo Mercanti
Direttore dei Lavori: Arch. Filippo Lupo
CSE: Ing. Francesco Prestianni
La Scuola Del Futuro Come Casa Della Comunità
La complessità del tempo presente impone un ripensamento profondo del ruolo dell’istruzione e dei luoghi ad essa destinati. La scuola non è più solamente uno spazio per l’apprendimento, ma diventa parte integrante della vita collettiva, un’infrastruttura culturale e sociale in grado di generare coesione, consapevolezza e resilienza. Per questo, la progettazione di un edificio scolastico richiede oggi un approccio radicalmente nuovo, che metta al centro la partecipazione della comunità, la valorizzazione del contesto, la sostenibilità ambientale e l’inclusività.
Questi principi trovano una concreta applicazione nell’esperienza del nuovo Istituto comprensivo di Isnello, piccolo comune delle Madonie siciliane. Il progetto, sviluppato tra il 2019 e il 2020, è il frutto di un articolato percorso partecipativo che ha coinvolto studenti, docenti, amministratori e cittadini. La scuola è stata pensata come una “casa della comunità”: un luogo aperto, familiare e accogliente, progettato attorno ai desideri e ai bisogni dei suoi futuri fruitori.
L’architettura nasce dal territorio e ne rielabora i caratteri in chiave contemporanea: i colori delle maioliche del campanile, i materiali locali come ceramica e legno, i paesaggi montani e le visioni dei bambini diventano elementi compositivi. L’intero edificio, certificato LEED (il primo in Sicilia), è un dispositivo educativo sostenibile, inclusivo e accessibile a tutti.
La nuova scuola si sviluppa su due livelli e accoglie la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado in spazi funzionalmente indipendenti ma interconnessi. Gli ambienti interni sono flessibili e riconfigurabili, pensati per una didattica attiva e non frontale. L’agorà centrale, illuminata zenitalmente da un ampio lucernario, è il cuore pulsante dell’edificio: uno spazio multifunzionale destinato a usi scolastici e comunitari, capace di ospitare eventi, spettacoli, incontri pubblici.
Attorno all’agorà si sviluppano le aule modulari, i laboratori, gli spazi per gli insegnanti, i servizi, la mensa comune – concepita anch’essa come laboratorio didattico – e la biblioteca diffusa, pensata non come luogo chiuso, ma come sistema aperto e permeabile, con postazioni di lettura e studio individuale o in piccoli gruppi. Tutti gli ambienti sono dotati di arredi flessibili e integrano soluzioni per il comfort acustico, visivo e climatico.
Particolare attenzione è stata riservata all’inclusione: l’edificio è stato progettato secondo i principi dell’Universal Design, superando le normative minime in materia di accessibilità. Percorsi privi di barriere, spazi orientati alla riconoscibilità e all’autonomia, presenza di mappe tattili, spazi per il raccoglimento e per il riposo, sono solo alcune delle strategie messe in atto per garantire pari dignità e opportunità a tutti gli utenti.
L’esterno è pensato come un’estensione del progetto educativo. Gli spazi aperti ospitano orti didattici, un giardino della pioggia, un teatro all’aperto, aree sportive e ludiche, spazi per attività culturali e laboratoriali, configurandosi come luoghi attivi di apprendimento e di incontro. Il verde, distribuito su coperture e terrazze, contribuisce al comfort microclimatico e all’inserimento paesaggistico dell’edificio.
Dal punto di vista ambientale, l’edificio è un modello di sostenibilità. La demolizione della vecchia scuola ha permesso di realizzare il nuovo complesso senza consumo di nuovo suolo, incrementando le superfici permeabili. Gli impianti ad alta efficienza, il ricorso alle fonti rinnovabili, la raccolta e il riuso delle acque piovane, l’uso di materiali a basso impatto ambientale e le soluzioni bioclimatiche hanno permesso di ottenere un edificio nZEB, capace di ridurre sensibilmente i consumi e di offrire elevati standard di comfort.
La scuola di Isnello rappresenta un esempio virtuoso di come l’architettura possa diventare strumento di rigenerazione urbana e sociale. Un’opera pubblica realizzata con la comunità e per la comunità, capace di coniugare qualità architettonica, innovazione pedagogica, sostenibilità ambientale e inclusione. Un modello replicabile per le scuole del futuro, che da semplici contenitori si trasformano in luoghi generativi di relazioni, cultura e cittadinanza.

















